Progetto Camerun 2010 pag. 1 ::..     

CAMERUN

Aiuti per la sussistenza delle suore di San Michele Arcangelo in Bétaré-Oya

Quattro suore polacche della Congregazione di San Michele Arcangelo vivono e lavorano nella parrocchia di Bétaré-Oya, nella diocesi di Bertoua nel Camerun orientale. Suor Teresilla e Suor Gemma sono missionarie nel Paese già da 22 anni e annunciano la Novella del Vangelo in un Paese dove circa il 40% della popolazione professa la fede cattolica.

La preoccupazione principale della comunità riguarda i bambini e i giovani, ma anche i genitori. Le suore sono impegnate nella catechesi, impartiscono lezioni di religione presso le diverse scuole e li preparano a ricevere i sacramenti. Organizzano anche campi estivi per bambini e ragazzi e, facendoli divertire ,approfondiscono anche la loro fede e conoscenza di Gesù Cristo, pregano insieme e, allo stesso tempo, insegnano molte cose utili sull’igiene e su come mantenersi sani.

Le suore si occupano in particolar modo degli orfani, a cui danno una casa. Suor Lucyna è a loro disposizione ventiquattro ore su ventiquattro. I piccoli imparano a ridere di nuovo, vivono con le suore come in una grande famiglia felice. Non si può eliminare del tutto il dolore per la scomparsa dei genitori ma le suore danno ai bambini amore, sicurezza e forza attraverso la fede. I bambini e i ragazzi hanno anche la possibilità di ricevere una buona formazione. Oltre ad imparare a leggere e a scrivere, i ragazzi imparano lavori di falegnameria, le ragazze il cucito, il ricamo e a fare la maglia affinché un giorno possano aiutare le loro famiglie.

In un Paese in cui esiste a malapena un sistema sanitario pubblico, le suore si devono occupare anche dei malati. Suor Gemma lavora in ospedale e si occupa soprattutto delle future mamme. Si sposta anche nei villaggi limitrofi, assiste gli infermi e vaccina i bambini.

Momento importante dell’anno, nella comunità, è un pellegrinaggio di più giorni durante il quale le suore sono accompagnate da circa 1000 ragazzi provenienti da 7 chiese, che curano le suore, e dai villaggi limitrofi. Sono in viaggio con carri trainati dai buoi e percorrono tragitti di circa 20 chilometri al giorno.

Il clima, con il passaggio dalla stagione secca a quella delle piogge, mette a dura prova le suore. Due periodi di stagione secca all’anno e due periodi di pioggia rendono il Paese fertile, ma il terreno fangoso è difficile da coltivare. La popolazione del luogo vive quasi esclusivamente della coltivazione del cacao, ma vi sono anche manioca, arachidi, mais ed altro. La gente è molto povera. Il processo di democratizzazione del Paese è questione incerta e lo sviluppo economico del 1994/95 non ha continuato. I poveri sono rimasti poveri.

Come già detto, la vita delle suore in condizioni così dure non è facile . Il loro lavoro e la loro presenza sono molto apprezzati dalla popolazione del luogo. Purtroppo la diocesi non dispone di mezzi finanziari sufficienti per far fronte al sostentamento delle suore. Per questo esse dipendono dagli aiuti provenienti dall’esterno.

Le suore tornano a scriverci: «Senza il vostro aiuto non avremmo abbastanza forza per fronteggiare i nostri compiti nella parrocchia».
Anche quest’anno “Aiuto alla Chiesa che soffre” aiuta le suore con 3.000 euro per il loro sostentamento.

Se desiderate contribuire al finanziamento di questo progetto, Vi preghiamo di indicare il riferimento: Camerun/Bertoua 09/143.

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