CAMERUN
Aiuti per la sussistenza delle
suore di San Michele Arcangelo in Bétaré-Oya
Quattro suore polacche della Congregazione
di San Michele Arcangelo vivono e lavorano nella parrocchia
di Bétaré-Oya, nella diocesi di Bertoua
nel Camerun orientale. Suor Teresilla e Suor Gemma sono
missionarie nel Paese già da 22 anni e annunciano
la Novella del Vangelo in un Paese dove circa il 40%
della popolazione professa la fede cattolica.
La preoccupazione principale della
comunità riguarda i bambini e i giovani, ma anche
i genitori. Le suore sono impegnate nella catechesi,
impartiscono lezioni di religione presso le diverse
scuole e li preparano a ricevere i sacramenti. Organizzano
anche campi estivi per bambini e ragazzi e, facendoli
divertire ,approfondiscono anche la loro fede e conoscenza
di Gesù Cristo, pregano insieme e, allo stesso
tempo, insegnano molte cose utili sull’igiene
e su come mantenersi sani.
Le suore si occupano in particolar
modo degli orfani, a cui danno una casa. Suor Lucyna
è a loro disposizione ventiquattro ore su ventiquattro.
I piccoli imparano a ridere di nuovo, vivono con le
suore come in una grande famiglia felice. Non si può
eliminare del tutto il dolore per la scomparsa dei genitori
ma le suore danno ai bambini amore, sicurezza e forza
attraverso la fede. I bambini e i ragazzi hanno anche
la possibilità di ricevere una buona formazione.
Oltre ad imparare a leggere e a scrivere, i ragazzi
imparano lavori di falegnameria, le ragazze il cucito,
il ricamo e a fare la maglia affinché un giorno
possano aiutare le loro famiglie.
In un Paese in cui esiste a malapena
un sistema sanitario pubblico, le suore si devono occupare
anche dei malati. Suor Gemma lavora in ospedale e si
occupa soprattutto delle future mamme. Si sposta anche
nei villaggi limitrofi, assiste gli infermi e vaccina
i bambini.
Momento importante dell’anno,
nella comunità, è un pellegrinaggio di
più giorni durante il quale le suore sono accompagnate
da circa 1000 ragazzi provenienti da 7 chiese, che curano
le suore, e dai villaggi limitrofi. Sono in viaggio
con carri trainati dai buoi e percorrono tragitti di
circa 20 chilometri al giorno.
Il clima, con il passaggio dalla stagione
secca a quella delle piogge, mette a dura prova le suore.
Due periodi di stagione secca all’anno e due periodi
di pioggia rendono il Paese fertile, ma il terreno fangoso
è difficile da coltivare. La popolazione del
luogo vive quasi esclusivamente della coltivazione del
cacao, ma vi sono anche manioca, arachidi, mais ed altro.
La gente è molto povera. Il processo di democratizzazione
del Paese è questione incerta e lo sviluppo economico
del 1994/95 non ha continuato. I poveri sono rimasti
poveri.
Come già detto, la vita delle
suore in condizioni così dure non è facile
. Il loro lavoro e la loro presenza sono molto apprezzati
dalla popolazione del luogo. Purtroppo la diocesi non
dispone di mezzi finanziari sufficienti per far fronte
al sostentamento delle suore. Per questo esse dipendono
dagli aiuti provenienti dall’esterno.
Le suore tornano a scriverci: «Senza
il vostro aiuto non avremmo abbastanza forza per fronteggiare
i nostri compiti nella parrocchia».
Anche quest’anno “Aiuto alla Chiesa che
soffre” aiuta le suore con 3.000 euro per il loro
sostentamento.
Se desiderate contribuire al finanziamento
di questo progetto, Vi preghiamo di indicare il riferimento:
Camerun/Bertoua 09/143.